Lessicografia della Crusca in rete

1) Dizion. 5° Ed. .
MISURA
Apri Voce completa

pag.367


Vedi le altre Edizioni del Vocabolario
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 1 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 3 ° Ed.
Dizion. 2 ° Ed.
Dizion. 5 ° Ed.
» MISURA
MISURA.
Definiz: Sost. femm. Distinzione determinata di lunghezza, di superficie, di capacità, o di volume, dei corpi, ottenuta mediante il confronto con altra quantità invariabile e ben conosciuta, del medesimo genere.
Dal lat. mensura. –
Esempio: Rep. Fir. Lett. Istr. 133, 63 t.: Vogliamo gli consegniate ad ognuno quella porzione che vi hanno di beni, distinguendogli per numero, vocaboli e misura e termini e confini, in modo sempre se ne possa vedere la verità di detta consegna.
Esempio: Domen. Plin. 11, 34: La misura dell'altezza di queste piramidi e di tutte l'altre simili la trovò Talete Milesio, misurando l'ombra in quella ora ch'ella suole essere eguale a' corpi.
Esempio: Bern. Orl. 30, 28: Lunga è la sala cinquecento passi, Trecento per larghezza, di misura.
Esempio: Strigatt. L. Prat. Prosp. 1, 34: Le misure poi, cioè l'altezze prese da i punti sinistri del profilo, e intersecate con le larghezze tolte pure da' punti della parte sinistra della pianta, daranno ec.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 55: Era (il migliaio) una colonna nella piazza romana, quasi in mezzo della città, posta da Augusto acciò da quella si prendessero tutte le misure.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 29, 106: Que' minutissimi gradi che sono ivi attorno segnati, dan le certe misure delle distanze fra qualunque sia distintissimo luogo.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 99, 1: Misura.... Distinguimento determinato di quantità.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 65: Sogliono.... i Geometri per maggiore facilità esprimere la misura delle figure piane per quadrati, piuttosto che per altra figura piana.
Esempio: E Manfred. Scritt. Mot. Acq. 6, 158: Attesa questa irregolarità (di misure di profondità), mi parrebbe il dovere che si prendesse almeno una misura di mezzo, facendola di piedi 11 1/2.
Esempio: Galian. B. Vitr. 39: Sonovi alcuni, i quali negano che abbia Eratostene potuto appurare la giusta misura del giro della terra.
Definiz: § I. E per estensione, detto di qualsivoglia altra quantità, come tempo, moto, velocità, forza, gravità, peso, e simili. –
Esempio: Red. Ditir. 2: Tra gli scherzi e tra le risa Lasciam pur, lasciam passare Lui che in numeri e in misure Si ravvolge e si consuma, E quaggiù tempo si chiama.
Esempio: Manfred. Not. Guglielmin. 232: Quanto alle misure assolute delle velocità, trovasi annesso all'opera del signor Vallisnieri sopra l'origine delle fontane.... un metodo del signor Corradi per determinarle, medianti le stesse osservazioni de' pendoli immersi nell'acqua.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. 16: Per non andar molto lontano a cercar di quell'esperienze, nelle quali fa di bisogno l'esatta misura del tempo, come son quelle de' proietti e del suono, ec.
Esempio: Riccat. I. Op. 1, 75: Dalla metà del quadrato di questa velocità moltiplicato nella massa.... si desume la misura della forza viva.
Esempio: Riccat. V. Dial. Forz. 27: Non altro ricercasi.... se non la misura dell'azion della forza mista.
Esempio: E Riccat. V. Dial. Forz. 284: Così fatto metodo ci dà.... la misura della tenacità della corda.
Esempio: Zanott. F. M. Forz. viv. 17: Alcuni per misurar giustamente una tal forza vogliono che si moltiplichi la velocità del corpo per tutte le parti della materia che compone esso corpo, cui chiamano massa, e pensano che il prodotto di una tal moltiplicazione sia la giusta misura della forza viva.
Esempio: Volt. Op. 1, 2, 40: Più volentieri m'appiglio all'espediente di costrurre, per la misura di quelle elettricità che anderebbero ai 50, 60, 70 e più gradi, un altro elettrometro con palla assai più grossa ancora.
Definiz: § II. E per La stessa quantità invariabile e ben conosciuta, che pur dicesi Unità di misura, o semplicemente Unità, colla quale si paragona qualsivoglia altra grandezza o quantità dello stesso genere, a fine di determinarla esattamente ed esprimerla con numeri. –
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 349 t.: Lo mese non è altro se non una misura di tempo ricolta di molti giorni.
Esempio: But. Comm. Dant. 2, 359: Lega è misura che è per 4 millia.
Esempio: Domin. Gov. Fam. 12: Quattro principali misure trovarono successivamente i nostri buoni padri antichi. Moisè trovò il moggio, il quale era di staia ventidue, ec.
Esempio: Gell. Capr. Bott. 187: In tutte le misure si ricerca di necessità questa condizione ch'elle siano invariabili e non si mutino mai, altrimenti non si potrebbe misurar con esse le cose (onde se il tuo braccio alle volte scemasse ed alle volte crescesse, tu non potresti mai con osso misurar rettamente cosa alcuna).
Esempio: Piccolom. Filos. nat. I, 51 t.: E così potrem dir per questo che tal palmo sia la misura della detta tela, essendo officio della misura, con la sua notizia, far nota la cosa ch'è misurata.
Esempio: Bart. D. Op. mor. 414: Chi ne avea poco (del terreno) sel misurava a passi..., i maggior di questi.... a parasanghe..., finalmente i gran signori a scheni, misura il doppio maggiore.
Esempio: Not. Malm. 2, 619: Cogno. È una misura immaginaria di vino, che contiene otto barili.
Esempio: E Not. Malm. 2, 856: Il nostro moggio è una misura di staia 24.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 65: Stabiliscasi per misura, o sia per unità, una linea, il cui quadrato prendasi parimente per unità.
Esempio: E Manfred. Not. Guglielmin. 232: La quale (altezza di un cilindro) si potrà calcolare, quando si abbia noto il peso di una tal misura d'acqua, v. g. d'un'oncia cubica.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 36: Lo stadio era una misura di cento venticinque passi, tanto che otto stadj facevano mille passi, o sia un miglio.
Esempio: Piazz. Lez. astron. 1, 100: Questa durata sempre uguale (di una rotazione terrestre) ci presenta una costante, invariabile, misura del tempo.
Esempio: Volt. Op. 1, 2, 34: Tutti i fisici, riportando le proprie sperienze di elettricità ad una misura comune, invece delle indeterminate ed arbitrarie, di cui si valsero fin qui, verranno ad intendersi perfettamente fra loro.
Definiz: § III. Per similit. –
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 11: La moneta, che è misura del valore delle cose contrattabili.
Esempio: E Dav. Camb. 427: Per fuggir tanta molestia, convennero di elegger alcuna cosa, che fusse comune misura del valore di tutte.
Esempio: Targ. Tratt. Fior. 275: Si servono di essa (moneta) per misura e per mezzana proporzionale del commercio, e se ne servono come mercanzia.
Esempio: E Targ. Tratt. Fior. 276: È quasi assioma.... che veramente alle sole monete d'argento si convenga il nome di moneta, cioè di misura universale del commercio.
Esempio: E Targ. Alimurg. 272: Il prezzo usuale del grano è la misura de' prezzi degli altri viveri, delle mercedi, delle opere, delle manifatture del paese, dell'opulenza degli abitatori, ec.
Definiz: § IV. E nei medesimi sensi, usato figuratam. –
Esempio: Dant. Purg. 30: Perchè sia colpa e duol d'una misura.
Esempio: E Dant. Parad. 4: La violenza altrui per qual ragione Di meritar mi scema la misura?
Esempio: E Dant. Rim. 227: Lo re, che merta i suoi servi a ristoro Con abbondanza, e vince ogni misura, Mi fa ec.
Esempio: Passav. Specch. Penit. 128: Secondo la misura della colpa de' esser la misura del dolore; che tante lagrime di compunzione altri bea, quanto diventò arido e secco da Dio per la colpa.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 308: Infelice sarebbe quello uomo che a questa misura si volessi confare.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 186: Mi riguardo: perchè nel legno (cioè durante la cura del legno) si sta chiuso, e ogni cosa à misura e peso.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 541: A qualunque uomo particolare l'onesta mediocrità delle sue spese.... è statuita dal giudicio della turba con due false ed eccessive misure.
Esempio: Monigl. Poes. dramm. 1, 391: Diviso è il core, e con egual misura Ha divisi gli affetti, E riposti in due petti.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 496: Ma guai s'io dovessi prender la mia debolezza per misura del dovere altrui, per norma del mio insegnamento!
Definiz: § V. Misura, dicesi Ciascuno di quegli strumenti, sia legali, sia convenuti, che servono a determinare una quantità qualsiasi. Usato anche in locuz. figur. –
Esempio: Dant. Conv. 68: Ciascuno ha nel suo giudicio le misure del falso mercatante che vende coll'una e compera coll'altra; e ciascuno con ampia misura corca lo suo mal fare, e con piccola cerca lo bene; sicchè il numero e la quantità e il peso del bene gli pare più che se con giusta misura fosse saggiato, e quello del male meno.
Esempio: E Dant. Conv. 106: Con quella misura che l'uomo misura se medesimo, misura le sue cose.
Esempio: Fiorett. S. Franc. 50: Al tempo della grande fame..., il mio marito e io falsavamo il grano e la biada, che noi vendevamo, nella misura.
Esempio: Legg. Band. C. 2, 101: Il qual Magistrato de' Capitani di Parte abbi ed aver debba al servizio suo,... il ragioniere,.... l'esattore, ed i ministri sopra i segni de' pesi e misure, ec.
Esempio: Borgh. V. Disc. 2, 552: Il distretto di Passignano aveva sua propria misura e suo staio.
Esempio: Legg. Band. A. XLVIII, 90: Li magnifici Capitani di parte, intendendo ovviare alle fraudi che si possono commettere ne' pesi e misure, fanno publicamente bandire, publicare, ed espressamente comandare a ogni persona di qualsivoglia stato, grado, o condizione, che nella città di Firenze o suo contado venda a peso e misura, debbi tali pesi e misure aver fatto nuovamente segnare.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 384: Abbila (una cortigiana) Segnata (quant'a me) come si segnano Le misure da olio.
Esempio: Dav. Tac. P. 1, 11: Stadera, staio, barile e braccio..., sono misure della loro quantità (delle cose contrattabili).
Esempio: Not. Malm. 1, 332: Boccale è una misura fatta di terra cotta invetriata, capace della metà di un fiasco fiorentino.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 99, 1: Misura.... Per lo strumento col quale si fa tal distinzione [di quantità].... Le misure sono di varie sorte, le quali si riducono a tre capi; cioè delle lunghezze, come sono il dito, il palmo, il cubito, il braccio o passetto, la canna; il piede, il passo, il miglio: e de' vasi, e questi si dividono in misure delle cose liquide, come il bicchiere, il quartuccio, la mezzetta, il boccale, il fiasco, il barile...: ed in misure delle cose aride, come.... il quartuccio, la mezzetta, la metadella, il quarto, la mina, lo staio, ec.
Esempio: Legg. Abbond. 24: Non possino (i misuratori) misurare il grano o biade se non con misure giuste, sigillate e bollate secondo gli ordini.
Esempio: Salvin. Annot. Fier. 481: Barometro, misura della gravità dell'aria; Igrometro, misura dell'umido.
Esempio: Ner. P. Prezz. Monet. 72: Supponghiamo che il Magistrato edilizio, a cui è raccomandata la vigilanza sopra i pesi e misure, voglia essere giustamente sollecito di non dar fuora che misure riscontrate con gli originali, ec.
Definiz: § VI. E in questo senso riceve varj aggiunti o compimenti, come misura cubica Cubico, misura Lineare, fisica Fisico, misura Di superficie, Di capacità, e simili, secondo l'uso a cui serve. –
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 123: Siccome codesta misura quadrata serve ad essi (ai Geometri) in luogo d'unità per formarne quel numero, con cui esprimer vogliono la proposta superficie, cosi ec.
Esempio: E Manfred. Elem. Geom. appr.: Cotesta misura cubica è quella unità con cui essi (i Geometri) formano l'espressione numerica del medesimo solido.
Esempio: Targ. Viagg. 2, 64: Di misure lineari vi sono nominate (in un'opera d'Aritmetica di Leonardo Fibonacci) Canna panni, ec.
Esempio: E Targ. Viagg. appr.: Di misure corporali vi è Metta olei, ec.
Esempio: Ridolf. Lez. Agr. 2, 549: Misure lineari antiche ec.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. appr.: Misure agrarie antiche ec.
Esempio: E Ridolf. Lez. Agr. 550: Misure di capacità moderne ec.
Definiz: § VII. E parlandosi in particolare di strumenti di capacità, riceve anche certi aggiunti che ne determinano la condizione rispetto alla quantità in essi contenuta, come misura colma, scema, traboccante, rasa Colmo, Scemo, Traboccante, Raso, e simili. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 196: E valse lo staio del grano alla misura rasa soldi XIIII.
Esempio: Vill. G. 342: Valse lo staio del grano alla misura rasa soldi 26.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 95: Sono di quelli ministri che, misurando all'aie, vogliono e fanno le misure colme, ed anco picchiate.
Esempio: Magal. Lett. At. 636: Vien un romito poco opportunamente a confortarlo, non solamente a portar il caso in pazienza, ma in gioia, facendo in oltre quest'opera di carità a misura colma di zelo, e rasa di discrizione (qui in locuz. figur.).
Definiz: § VIII. E per La quantità che entra, o può entrare, in una data misura di capacità; anche figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. S.: Gli rendiamo misura non piena, ma scema.
Esempio: Vill. G. 815: Ancora si recò la misura dello staio, ove si facea al colmo, perchè vi s'usava frode, si recò a raso, crescendo il colmo nel raso.
Esempio: Montecchiell. Teol. Mist. volg. R. 49: Acciò che ricevano in se medesimi la verità con sperimentale notizia, la quale nel tempo passato, vivendo in terra e colle miserie abitando, il diletto l'avea promessa dicendo: Misura buona e traboccante dicrollata daranno nel vostro seno.
Esempio: Mattiol. Disc. 2, 1389: Fassi l'idromele di due misure d'acqua cotta, e tenuta al sole ne i giorni canicolari, e d'una parte di melomele, fatto di mele cotogne.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 4, 362: Che potria (Cesare) dare ciascun anno alla Repubblica, dugentomila misure, dette medimni ateniesi, di grano, e tre milioni di litri d'olio.
Esempio: Salvin. Iliad. 651: Un argenteo cratere lavorato, Sei misure portava.
Esempio: Martin. T. V. 10, 149: Il Signore.... renderà misura colma a coloro, che operano con superbia.
Definiz: § IX. In senso particolare, parlandosi di abiti o parti di abito, Misura dicesi Una striscia di carta, di tela, o di pelle, con la quale se ne determinano l'altezza, e la larghezza, affinchè tornino bene. –
Esempio: Rep. Fir. Diec. Bal. 9, 189: La corazzina e el gorzerino, che ci chiedete, vi manderemo volentieri, parendoci allogarla benissimo. Ma per servirvi meglio, vorremmo che mandasti qui a qualcuno o la misura o qualche altra cosa, donde potessimo sapere che vi avessi a stare bene.
Esempio: Car. Lett. fam. 3, 59: Richiedermi così asciuttamente ch'io le trovi una impresa appropriata a lei, è come voler che si faccia una veste a suo dosso, e non mandarne la misura nè la foggia d'essa.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 114: Vorrebbe anche un paio di pianelle, che vi mando la misura, e un paio di calcetti di cuoio.
Esempio: Dat. Lepid. 161: Dovendo fare da giovane a un balletto a cavallo, mandò le misure a Milano per fare un'armatura. L'armaiolo, vedendo le misure del morione sì sproporzionate, prima di metter mano, le richiese.
Definiz: § X. E per Dimensione, Estensione, ed altresì per Volume. –
Esempio: Libr. Mascalc. F. R. 35: Allora fa' il collirio fistolare secondo la misura della ferita.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 51: S'accrebbe più d'un palmo di statura, E fe' le membra a proporzion più grosse; E restò a punto di quella misura Che si pensò che 'l Negromante fosse.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 9, 203: Nè lasciò cosa in Roma o di fabrica o di membra, come sono cornici, colonne e capitegli di qual si voglia ordine, che tutto non disegnasse di sua mano, con tutte le misure.
Esempio: Piccolom. Filos. nat. II, 4 t.: Essendo tre le dimensioni o misure, o distanzie che vogliam dire, de la quantità, le quali sono la lunghezza, la larghezza, e l'altezza o profondità o grossezza che la vogliam chiamare: e non potendo ec.
Esempio: Castell. Acq. corr. 9: L'istessa acqua corrente va mutando la misura, secondo che varia la velocità, cioè minuendo la misura, mentre cresce la velocità, e crescendo la misura quando scema la velocità.
Esempio: E Castell. Acq. corr. 11: Mentre il fiume è basso, si ritrova ancora assai tardo, e però la poca acqua, che ci entra, camina e passa con poca velocità, e in conseguenza occupa gran misura.
Esempio: E Castell. Acq. corr. 12: Se noi considereremo la medesima acqua di un fiume in quelle parti, nelle quali è men veloce,... sarà per necessità di maggior misura, che in quelle parti, nelle quali è più veloce, e perciò di ordinario sarà ancora più profonda e pericolosa.
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 141: Se ciò non fosse, il fiume, non votando in uguale misura di letto ugual quantità d'acqua, farebbe un continuo ringorgare, e spandere sopra le rive.
Esempio: Maff. Anfit. 194: Ne' membri della cornice è alcuna piccola differenza di misure.
Esempio: Galian. B. Vitr. Comm. 94: Qui Vitruvio non dà se non alcune misure delle membra del corpo umano, solamente per far vedere che ec.
Definiz: § XI. E per Proporzione fra le parti o i componenti di checchessia. –
Esempio: Pallad. Agric. 151: Se l'arbor non tiene i fiori, mischia urina vecchia per egual misura con acqua, e tre volte l'anno infondi le radici.
Esempio: E Pallad. Agric. 152: S'unga il tronco con sugo di titimaglio e di lattuga, eguale misura.
Esempio: Ar. Orl. fur. 7, 15: Mostran le braccia sua misura giusta.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 11, 65: Il tutto.... è fuori della maniera sua, e, come pare quasi a ognuno, senza misura, essendo nelle più parte i torsi grandi e le gambe e braccia piccole.
Definiz: § XII. Misura, vale altresì L'operazione del misurare, ed anche Il modo di misurare, checchessia. E dicesi pure così Il trattato contenente le regole per la misurazione di checchessia. –
Esempio: Bart. C. Misur. Dist. 1 t.: Io mi ero ingegnato.... di provare con ragioni le misure che si descrivono, e, nel provarle, allegando gran parte delle dimande e de' concetti e delle proposte di Euclide.
Esempio: Tass. Dial. 1, 381: Per chiarirsi de le sue facoltà e de la valuta loro, conviene ch'egli stesso (il padre di famiglia) abbia vedute e misurate le sue possessioni con quelle misure, le quali diedero principio a la geometria in Egitto.
Esempio: Guglielmin. Not. Fium. 86: Dal che si raccoglie che, in tal supposto, la maggiore velocità del canale o fiume è nella superficie dell'acqua; minore nel fondo; e nelle parti di mezzo tanto è maggiore, quanto più l'acqua sta lontana dal fondo; che è quello che io notai nello scoglio (scolio) della Prop. IV del secondo libro della misura delle acque correnti.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 138: Della misura delle piramidi, e del modo d'esprimerle co' numeri.
Esempio: E Manfred. Not. Guglielmin. 231: Rimane il metodo proposto dal nostro Autore nel libro 2, proposizione 9, della misura delle acque correnti,.... e consiste ec.
Esempio: E Manfred. Not. Guglielmin. 233: Non lascerò in questo proposito di far menzione d'un esperimento, di cui l'anno 1727 feci alcuni saggi per tentare di rinvenire con misure immediate non pure le velocità rispettive, ma le assolute delle acque de' fiumi.
Definiz: § XIII. E pure per L'operazione del misurare, riferito in particolare a cereali e a merci; comunemente Misuratura. Ed altresì per Il risultato della misuratura. –
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 166: Nota delle misure fatte a Quirico questo anno 1577. Segale, sacca 35. 1.... Grano vecciato staia 8 1/4.... Vena, staia 15 in tutto.... Grano.... staia 248 1/2
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 168: Nota delle misure del grano di Quirico. Adì 6 di luglio misurò staia 8 1/4 di vecciato che misurò Salvestro. Adì 10 detto, misurò ec.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 169: Ho tenuto conto di queste misure benissimo, come fo con tutti i nostri lavoratori.
Esempio: E Ricc. S. Cat. Lett. Gh. appr.: Intesi dell'errore che è fra voi e Quirico; per il che vi ho fatto usare nuova diligenzia con Quirico a suora Bernarda, di farli rimisurare tutto el grano, e riscontrare le misure che l'aveva notate sul quaderno.
Esempio: Casareg. Camb. 229: Tra' mercanti, secondo il loro stile, non fa bisogno dell'espressa e formale misura o pesatura, ad effetto di trasferire il dominio delle robe da loro vendute o negoziate, ma basta una tale quale e implicita misura o pesatura, che si fa con la notula o conto inviato dal Commissionario.
Definiz: § XIV. In senso particolare, presso i Matematici, vale Parte aliquota o summultipla, cioè Numero, Grandezza o Quantità, esattamente contenuta, una o più volte, in un altro numero, grandezza o quantità. –
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 46: Misura è una quantità, che o presa una sol volta, o replicata alcune volte, ne uguaglia precisamente un'altra del medesimo genere. La quantità misurata dicesi molteplice della sua misura, secondo quel numero per cui resta misurata, come doppia, tripla ec.
Definiz: § XV. Onde Misura comune di più numeri, o di più grandezze o quantità omogenee, dicesi Quel numero, o Quella grandezza o quantità, che in ciascuno di essi numeri, grandezze o quantità, è contenuto senza alcun resto. E Massima comune misura, la Maggiore di tutte le misure comuni di quei numeri, grandezze o quantità. –
Esempio: Galig. Prat. Aritm. 14: Questo schisare interviene quando e' numeri che rapresentono el rotto, hanno infra loro una comune misura.
Esempio: Viv. Tratt. Proporz. 10: Tal linea di 5 palmi si dice la comune misura di quelle di 25 e di 10.
Esempio: E Viv. Tratt. Proporz. appr.: Diconsi ancora commensurabili fra di loro (le quantità) quando la comune misura di esse entra qualche numero di volte nella maggiore, ed una sol volta nella minore; come sono la linea di 10 palmi, e quella d'uno, le quali son misurate da un'altra linea d'un palmo.
Esempio: Manfred. Elem. Geom. 46: Due quantità diseguali d'un medesimo genere si diranno commensurabili, quando si possa trovare una terza quantità, che sia misura comune di amendue, cioè, che presa un numero di volte ne misuri una, e presa un altro numero di volte misuri l'altra.
Esempio: E Manfred. Elem. Geom. appr.: Se.... saranno due quantità, delle quali la massima comune misura sia minore di qualsivoglia quantità di quel genere per noi assegnabile, niuna comune misura di esse potrà mai assegnarsi, nè ritrovarsi, onde queste due quantità saranno incommensurabili.
Esempio: Grand. Elem. Enel. 129: L'altro (libro) discorre delle linee incommensurabili, cioè che non hanno tra di loro veruna misura comune.
Definiz: § XVI, Parlandosi di versi, dicesi Il numero o La quantità delle sillabe e Il collocamento degli accenti, secondo l'indole speciale del verso, e secondo le varie lingue. –
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 1, 178: Amendue parlarono in rime, canzoni e altre specie di dire, con misura di piedi e di tempi sillabati.
Esempio: Vasar. Vit. Pitt. 4, 54: Fu il primo che tentasse di ridurre i versi volgari alla misura de' latini.
Esempio: Fiorett. B. Proginn. 5, 94: Simili versi, fatti all'improviso, aveano una certa aria di verso; ma non aveano precisa regola di misura metrica: sicchè venivano distinti propriamente dalla forma naturale del canto, non dalla scansione artifiziosa de' piedi.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 406: Ho lingua, ho penna, ed han misura e suono Anche i miei versi.
Definiz: § XVII. È pur Term. della Musica, nella quale arte ha molteplici usi. E primieramente vale Battuta, in quanto è misura in genere del movimento e del tempo. –
Esempio: Galil. V. Fronim. dial. 114: Quando una o più parti saranno pervenute al fine della cantilena, e che l'altre andranno ancora modulando, ricordarsi di avvivare, per dir cosi, la lor corda finale con la nuova ripercussione, non solo nel batter della misura, ma nell'alzare e levare ancora.
Esempio: Don. Music. Scen. 23: Sebbene in stile recitativo non suole il cantore obbligarsi a battuta alcuna, tuttavia, facendosi il concerto della sinfonia a posta, gli converrà seguitar la misura.
Esempio: E Don. Music. Scen. 32: L'usare.... la coronata,... non conviene se non nella fine di tutta la scena, quando tutto il ragiona mento è finito, potendosi negli altri luoghi dove finisce il senso, adoprare una nota un poco lunghetta, e di misura terminata.
Esempio: E Don. Music. Scen. 64: La seconda sorte di battuta e misura è la ternaria.
Definiz: § XVIII. Si usa anche dai Musici per denotare le proporzioni musicali in genere, e in particolare gl'intervalli. –
Esempio: Don Music. Scen. 92: Farebbe mirabile effetto (un violino ben sonato) quando la sua tastiera (che dovrebbe essere bianca) avesse scompartiti gl'intervalli con le giuste misure degl'intervalli armonici.
Definiz: § XIX. E per Modulazione musicale, Nota, o simile. –
Esempio: Tass. Rim. 2, 273: Queste mie rime sparte Sotto dolci misure Raccolto hai tu nelle vergate carte.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 4, 138: Veniva essa (la canna) dal parlatore soffiata per un picciolo, e agli uomini invisibile, cannellino nelle due mirabili ale, le quali essendo morbide, spugnose e di natura arrendevole, allargavansi al ricevimento di quella, e poi mantacando e ventolando con forte movimento cacciavano fuori la dicitura, la quale pervenuta alla bocca maggiore della canna prendeva misura musicale e si articolava in parole.
Definiz: § XX. Misura, figuratam., vale anche Modo, Ordine, Regola. –
Esempio: Dant. Parad. 15: Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre; chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura.
Esempio: Rim. Ant. V. Colonn. Guid. 3, 349: Amor fa disviare li più sagi, E chi più ama men à in sè misura.
Esempio: Vell. Cron. 109: Se egli l'avesse fatto, si sarebbe fatto con modo e misura, ove poi si fece sanza misura.
Esempio: Pulc. L. Morg. 27, 77: Forse ch'e' venne a' cristiani in aiuto Da quel Signor che nacque in Beteleemme, Il qual tien sempre degli amici cura, E la forza del ciel non ha misura (qui figuratam.).
Esempio: Buonarr. M. V. Rim. G. 206: L'anima che non sogna, Non pecca amar le cose di natura, Usando peso, termine e misura.
Esempio: Varch. Stor. 2, 83: E con modestia d'uomini civili servando regola e misura non eccedono la mediocrità.
Definiz: § XXI. Vale pure Temperanza, Discrezione, Moderazione. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 142 t.: Misura è una virtude che tutti i nostri ornamenti e tutto nostro affare fa essere sanza diffetto.
Esempio: Nov. ant. B. 5: La miglior cosa di questo mondo si è misura.
Esempio: Fr. Guidott. Fior. Rett. 142: È detto misura uno temperamento di animo dei desiderj del mondo.
Esempio: Tratt. Virt. mor. V. 71: Misura è una virtude che raffrena li scorrimenti e le volontadi d'oltraggio.
Esempio: Benciv. Esp. Patern. volg. 109: Lo terzo grado di sobrietade si è mettere e guardare misura in parlare; onde Salamone disse: che 'l savio tempera e misura sue parole.
Definiz: § XXII. E per Bel modo, Garbo, Grazia, o simile, nel fare alcun che; detto anche, figuratam., di atti. –
Esempio: Dant. Conv. 216: I suoi atti, per la loro soavità e per la loro misura, fanno amore disvegliare e risentire là dovunque è della sua potenzia seminata per buona natura.
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 85: Quasi tutte le donne n'erano innamorate, veggendo con quanta misura e' guidava una danza.
Definiz: § XXIII. Vale anche Provvedimento, Partito preso o da prendere; ed altresì talvolta Disegno. –
Esempio: Liv. Conc. 383: In niuno luogo rispondono meno gli avvisi, secondo il volere e la speranza, che in battaglia, dove le misure non riescono.
Esempio: Rim. Ant. V. Ciull. Alcam. 1, 215: Esto fatto non potesi per null'altra misura: Se non a le Vangiele, che mo ti dico, iura, Avere me non puoi in tua podestà: ec.
Esempio: Segner. Lett. 72: Onde si potranno ora prendere le misure secondo il meglio.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 272: Sul qual riflesso si determinò egli di rompere le loro misure senza mostrare nè di volerlo fare, nè di averle conosciute, contentandosi solamente di gastigar l'opera negl'istrumenti di essa, ec.
Esempio: Manz. Prom. Spos. 586: Intanto i delegati presero in fretta e in furia quelle misure che parver loro migliori.
Definiz: § XXIV. Buona misura, vale Giunta, Quel di più che il commerciante dà al compratore. –
Esempio: Galil. Op. VII, 237: Produrrò, per colmo e buona misura della discussion passata, un'altra fallacia de i seguaci di Tolomeo e d'Aristotile (qui figuratam.).
Definiz: § XXV. A misura, posto avverbialmente, vale In una determinata quantità o misura, Con una data proporzione; anche figuratam. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. Genes. 54: Lo spirito non sta nel corpo a misura, come ti mostrai, perocchè l'anima nè lo spirito non hanno parte! e però dovunque egli si è, è tutto.
Esempio: Bocc. Amet. 87: Ella (una parte del giardino) è di diritti pedali di diversi alberi spessa, e distanti a misura, e sostenenti l'abbondevoli viti.
Esempio: Cas. Pros. 3, 187: Ella sapeva sì ben la misura delle pareti e de' vani tra le finestre e tra le porte, che i pezzi delle spalliere erano a misura come fatti a posta per quella camera.
Definiz: § XXVI. E figuratam., riferito più che altro a cibo e bevanda, vale In piccolissima quantità, Con gran parsimonia. –
Esempio: Cavalc. Vit. SS. PP. volg. 2, 203: Sempre mangiai lo pane a peso, e bevvi l'acqua a misura.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. Gh. 159: Questo è che qui ei sono dua conventi di religiose, le quali sono in grandissima povertà e miseria, uno de' quali à el pane a misura.
Definiz: § XXVII. Vale anche Secondo che importa, o richiede, la misura; detto sia di certe mercanzie, sia di certi lavori. Quindi A misura di un dato luogo, parlandosi pure di mercanzie o di lavori, vale Secondo la misura, Conformemente alla misura, usata o prescritta in quel dato luogo. –
Esempio: Belleb. Stat. S. Iac. volg. 21: Ordiniamo ch'e' fornaciari siano tenuti di fare li mattoni e li teoli (tegoli) a misura della città di Pistoia.
Esempio: Libr. Op. div. Andr. 139: Noi l'abiamo (il grano) ricieuto a misura in Alessandria, e così lo ci conviene rassegnare nel granaio dello imperadore.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 310: Chi sarà trovato.... avere.... alcuna quantità di lavoro non a misura così dalle teste come da' lati e nel mezzo, s'intenda caduto ipso facto in pena di lire venti per ciascun migliaio de' lavori che non saranno a misura, come di sopra, e tanto crudi come cotti.
Definiz: § XXVIII. A misura, che spesso si unisce o si contrappone all'altra maniera A corpo, è maniera propria degli Agrimensori, e vale Secondo un'esatta misurazione; usata più che altro nei contratti di compra e vendita, e nella formula A corpo e non a misura, la quale dichiarasi sotto Corpo. –
Esempio: Targ. Valdin. 2, 582: La pianta dimostrativa, pubblicata dal signor dottor Nenci, non è esatta nè a misura, e non può far ben comprendere la vera situazione, forma e natura, dei terreni di Bellavista.
Definiz: § XXIX. E in contrapposto all'altra maniera A novero o A numero, dicesi delle cose che riscontrate rispondono al criterio geometrico; e vale Corrispondentemente ad una data dimensione. –
Esempio: Giamb. Lat. Tes. 46 t.: De la grandezza de la terra e del cielo. E se ciò è la veritade, che li cerchi de la terra e gli altri cerchi sieno compassati, dunque conviene elli, come per necessitade, ch'elli sieno fatti a numero ed a misura. E se ciò è vero, noi doviamo ben credere che li antichi filosofi che sapeano arismetica e geometria, ciò è iscienza di numero e di misura, poterono ben trovare la grandezza de' cerchi e de le stelle.
Esempio: Cess. Scacc. volg. 119: La città di Bambillonia fue ampissima e fue quadra, e per ciascuno quadrò furono XVI milia passi a novero ed a misura.
Esempio: Domen. Plin. 1101: Dipinse (Apelle) ancora Alessandro Magno, che ha il folgore in mano, nel tempio di Diana Efesia:... e fu grossamente pagato di questa figura, perciochè n'ebbe tanti ducati d'oro a misura, e non a novero.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 86: Fra quelli (ritratti) il più famoso fu l'Alessandro fulminante nel tempio di Diana Efesina, il cui prezzo fu di venti talenti d'oro.... Piacque tanto quest'opera agli Efesini, che da essi Apelle ne ricevette prezzo esorbitante in monete d'oro a misura, non a novero.
Definiz: § XXX. A misura, in senso figurato, vale Moderatamente, Temperatamente; ed anche Regolatamente, Con regola. –
Esempio: Dant. Conv. 322: Non più sapere, che sapere si convenga, ma sapere a misura.
Esempio: Tratt. Virt. mor. 6: Chi parla a misura sì è savio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 27, 120: Ma quella (la natura) non può far sempre a misura.
Definiz: § XXXI. E per Convenevolmente, Secondo il bisogno. –
Esempio: Cavalc. Esp. Simb. 2, 62: Cristo cerca servo fedele, lo quale pogna sopra la sua famiglia, che le dia cibo a misura, cioè a ciascuno sovvenga come li è bisogno e far si può.
Definiz: § XXXII. A misura, vale anche In proporzione, A ragguaglio. –
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 421: Da questone siegue essere necessario, per crescere l'acqua a misura, crescere li bocchelli per fronte, e non per altezza o profondità.
Definiz: § XXXIII. Quindi A misura di, e talora Alla misura, di, seguito da un nome, e talvolta anche da un verbo di modo infinito, vale A proporzione, In ragione, di ciò che è denotato dal termine stesso; Giusta, Secondo; spesso figuratam. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 119: Ivi sono ordinati molti denti radi e piccoli in ordine nella parte di sopra del carro a misura delle spighe.
Esempio: Domen. Plin. 676: Alcuni dicono che le donne si purgano con le foglie loro (della malva domestica o selvatica) prese alla misura d'una piena menata, in olio e vino.
Esempio: Soder. Op. 1, 446: Fatta una fossa a misura de' magliuoli da piantarsi nella vigna, ec.
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 438: Non avendo la natura voluto che a misura del patrimonio cresca lo stomaco.
Esempio: E Pallav. Stor. Conc. 2, 61: I Padri e i Teologi del Concilio non potevano maneggiar la lingua se non a misura degli studj già fatti e dell'abilità possedute.
Esempio: Bart. D. Grandezz. Crist. 47: Il mare sel veniva mettendo sotto, e inghiottendolo a poco a poco, cioè alla misura del venirgli (a Pietro camminante, sopra l'acque) mancando la fede.
Esempio: Segner. Op. 4, 544: In ciascun di noi (il buon esempio) fa.... un'impressione molto più alta, a misura dell'autorità che in loro (che ce lo danno) veneriamo.
Esempio: E Segner. Crist. instr. 1, 77: Quell'aiuto di grazia, che avevano già ottenuto, verrà a languire a misura del languire che fanno le loro suppliche.
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 24: Cresceva tuttavia, a cagion delle buone opere..., l'odore di lor virtù, a misura del quale crescendo la devozione e frequenza de' popoli, s'invogliarono molti de: più ricchi cittadini di dar loro aiuti validi ec.
Esempio: Segn. A. Oraz. I, 4, 244: Bisogna a tutti noi vestirsi usbergo sì fine, onde a misura del duolo che n'assalisce, sia la difesa che ne francheggi.
Definiz: § XXXIV. A misura che, e talora anche Alla misura che, è locuzione congiuntiva, che vale Secondo che, In ragione che, o simile. –
Esempio: Baldin. Decenn. 4, 217: Alla misura che crescevano ad Alessandro le occasioni d'operare, accrescevasi in lui altresì l'amore all'arte sua.
Esempio: Red. Ditir. A. 135: A misura che l'aria va beendosi di quello aceto, ne rifondono dell'altro, acciocchè la cunzia stia sempre coperta.
Esempio: Magal. Sagg. nat. esp. Agg. 11: Fu osservato il mercurio salire nel cannello a misura ed in proporzione che questo col rimanente dell'apparato discendeva in basso.
Esempio: Crusc. Vocab. IV: Per.... Per quanto, vale Secondo chè, A misura che.
Esempio: Forteguerr. Ricciard. 20, 47: 11 diavol che non mai si dà per vinto, E le tristizie sue cresce a misura Che noi reagiamo il naturale istinto,.... Una frode gli ordisce ec.
Esempio: Manfred. Not. Guglielmin. 407: Questo è ciò che è accaduto nel nostro Reno, a misura che è andato interrando ora una ora un'altra delle valli per le quali si fa vagare.
Definiz: § XXXV. A buona misura, A giusta misura, A misura colma, A misura rasa, A misura scarsa, e simili, sono maniere che denotano la conformità del modo di misurazione con l'adiettivo corrispondente; anche figuratam. –
Esempio: Passav. Specch. Penit. 170: Iddio renderà abundantemente, a buona misura, tormento e pena a coloro che fanno la superbia, cioè ch'adoperano con superbia.
Esempio: Magazzin. Coltiv. 95: Vendono (certi ministri) e consegnano e danno semi a misura rasa..., cercando anco fare le misure scarse quanto possono.
Esempio: E Magazzin. Coltiv. appr.: Io ne' miei governi, con tutto che io abbia sempre voluto che si misuri in su l'aie a misura rasa e giusta, nondimeno m'è sempre mai ricresciuto (il grano) tanto o quanto.
Esempio: Legg. Tosc. 6, 309: Essere il sacco, o bigoncia, alla misura rasa del staione, di tre staia segnato dal Comune di Firenze.
Esempio: Segner. Crist. instr. 3, 153: Essendo cresciute a misura colma le malvagità di costui, avvenne che ec.
Esempio: Not. Malm. 1, 242: Le cose che si fanno a occhio, per lo più non tornano mai adeguatamente ed a giusta misura.
Definiz: § XXXVI. A misura di carbone, A misura di crusca, –
V. Carbone, § IX, e Crusca. § III.
Definiz: § XXXVII. A sua, tua, misura, usato avverbialm., vale Secondo il suo, tuo, merito, Adeguatamente, Convenientemente. –
Esempio: Allegr. Rim. Lett. 302: O casa universal della ventura, Che di celeste hai più, che di terreno, Chi ti può mai lodare a tua misura?
Definiz: § XXXVIII. Con misura, posto avverbialm., vale Misuratamente, Moderatamente, Temperatamente; anche figuratam. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Tutti quanti fur guerci Sì della mente, in la vita primaia, Che con misura nullo spendio ferci.
Esempio: Barber. Regg. Donn. 358: Bella.... è l'andatura Che fa i passi con misura.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 183: Non dico che Gesti abbi per male che si patisca per suo amore, e sì faccia bene; anzi gli è gratissimo, ma con misura, e secondo la ragione.
Esempio: Metast. Dramm. 2, 102: Obbligo di chi regna Necessario è così, come penoso, Il dover con misura esser pietoso.
Definiz: § XXXIX. Di misura, Di giusta misura, usato a modo di aggiunto, e detto di arme, vale Che ha la lunghezza fissata o consentita dalla legge, e perciò permessa; e viceversa Di corta misura, vale Di misura non legale, e perciò proibita. –
Esempio: Legg. Band. C. 12, 113: S'intenderà data e concessa tal facoltà se non è espresso nel corpo del rescritto la licenza di portare o tenere archibuso a ruota di misura o da fuoco, nè armi d'asta o altre armi a basso nominatamente proibite.
Esempio: Legg. Tosc. 10, 162 t.: Accordiamo loro di portare e ritenere nelle proprie case o capanne dove abitano le armi bianche di giusta misura, e quelle da fuoco dentro i confini delle maremme predette.
Esempio: E Legg. Tosc. 10, 163 t.: Se però per altro giusto titolo si dovessero fare perquisizioni nelle case, e si trovassero armi bianche proibite di corta misura, si possa allora anco procedere per la trasgressione della presente legge, e ciò in odio delle armi corte.
Definiz: § XL. Di buona misura, posto avverbialm., vale Molto, Dimolto, Ad esuberanza, o simile. –
Esempio: Buomm. Cical. 52: Dicendo che 'l poeta si fa uccellare in versi, vuol dir ch'e' si fa uccellar ordinariamente e di buona misura.
Definiz: § XLI. E usato in forza di aggiunto, per Abbondante, Non scarso, Avvantaggiato. –
Esempio: Red. Osserv. Anim. viv. 31: L'altro canale bianco che, a mio credere, appartiene al lavoro della generazione, in questo lombrico era lungo sette braccia di buona misura.
Definiz: § XLII. Fuor di misura, e talora poeticam. Fuor misura, Oltre misura, ed anche Oltre a misura, Senza misura, posti avverbialm., valgono Grandissimamente, Smisuratamente, Smoderatamente. –
Esempio: Dant. Purg. 23: Tutta esta gente che piangendo canta, Per seguitar la gola oltre misura ec.
Esempio: E Dant. Rim. 98: Color di perla.... quale Conviene a donna aver, non fuor misura.
Esempio: Petr. Rim. 2, 253: Ahi nova gente, oltre misura altera!
Esempio: Bocc. Decam. 4, 93: Uomo di nazione infima, ma di chiara fede e leal mercatante, senza misura di possessioni e di denari ricco.
Esempio: Bern. Orl. 1, 77: Amava Ferrali fuor di misura.
Esempio: Grazz. Pros. 82: Questa ultima parola disse piangendo e singhiozzando, come della morte di Gabbriello e del danno di lei gl'increscesse fuor di misura.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 14: Vista e piaciuta, anzi accesosi infatto Di lei oltre a misura, fe' disegno D'averla.
Esempio: Tass. Gerus. 1, 75: Così degli altri fiumi il re tal volta, Quando superbo oltra misura ingrossa, Sovra le sponde ruinoso scorre, Nè cosa è mai che gli s'ardisca opporre.
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 45: Imitate voi anche la sembianza dell'animo, persuasiva, dolce, grata, desiderabile, amabile oltre misura?
Esempio: Adim. L. Pros. sacr. 2: E ancorchè oltre misura crudele a prima vista rassembrasse la provvidenza d'un tal divieto, ad ogni modo la necessità il potè allora rendere scusabile almeno, se non giusto.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 231: I puttini che aveano ricevuta la mancia del capo d'anno, erano tutti fuor di misura allegri.
Definiz: § XLIII. E in forza di aggiunto, per Grandissimo, Smisurato, Smoderato; anche nella forma poetica Fuor di tutte le misure. –
Esempio: Febuss. Breuss. 1, 1: El quale fu di possanza oltra misura.
Esempio: Barber. Regg. Donn. V. 397: Ver è che la sua magione è stretta, Chè non ne volle aver fuor di misura.
Esempio: Acc. D. Stor. Ar. 2, 549: Parendo loro che le domande del sommo pontefice fussero fuori di misura, senza alcuna conclusione se ne tornarono a Firenze.
Esempio: Med. Lucr. Land. 13: Sanza misura fu mie cantate.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 80: Due spade altre non so.... Ch'a tre colpi di quei si fosser l'ette, Ch'erano fuor di tutte le misure.
Definiz: § XLIV. Essere a misura, vale Avere le proporzioni ordinarie o dovute. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 24, 65: Questi gigantacci, Può far cose sì grande la natura? Per Dio, Malgigi, fa' che tu gli spacci! Perch'e' non son come gli altri a misura.
Definiz: § XLV. Essere tagliato a una certa misura, vale Avere una particolare qualità o natura. –
Esempio: Bern. Orl. 10, 25: Avendo visto tutti i cavalieri E paladin di Carlo, e ben notato A che misura ognun d'essi è tagliato.
Esempio: Cecch. Dot. 2, 5: La cosa non debb'ir di buone gambe; E' non è punto allegro, io ne ero certo, Che conosco oramai tanti anni sono, Fazio, e so a che misura egli è tagliato Ben par lo appunto.
Definiz: § XLVI. Essere più persone tagliate ad una misura, vale Avere conformità di condizioni, di costumi, e simili; e spesso usasi in mal senso.
Definiz: § XLVII. Far buona, o migliore, misura, vale propriamente Dare un po' di più della rigorosa misura; e, figuratam., Rispondere adeguatamente, o con vantaggio, a chicchessia o a checchessia. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 258: L'ho fatto in utile della casa col nostro lavoratore, che ei fa buona misura e dacci le staia colme.
Esempio: Bern. Orl. 4, 89: Sappimi dir s'io fo miglior misura A chi con meco viene a far mercato.
Definiz: § XLVIII. Non aver misura, vale Non sapersi moderare, contenere, dentro i giusti limiti; per lo più con un compimento. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 400: Oh! egli è il solito Di così fatti; quando e' ne guadagnano Assai, non han misura nello spendere.
Esempio: Fag. Rim. 2, 237: Un animale, che non ha misura Nè regola nel viver, 'n ogni affare Sovran non teme e tribunal non cura.
Definiz: § XLIX. Non far le misure rase, figuratam., vale Procedere senza riguardo nè ritegno. –
Esempio: Pulc. L. Morg. 12, 29: E cominciò in un certo borgo il fuoco Appiccare, e rubar botteghe e case; Tanto che a' Parigin non parea giuoco, Non si facea qui le misure rase.
Definiz: § L. Passar la misura, e anche Passar misura, vale figuratam. Eccedere nel far checchessia, detto di persona; e detto di parole, o simili, vale Essere più grave, più severo, o simile, del necessario o del conveniente. –
Esempio: Barber. Regg. Donn. V. 378: Poi discendete a udir le parole Ch'io pongo qui; ma se passan misura, Dicole sì per trar da voi che (ciò che) posso.
Definiz: § LI. Pigliar la misura, si usò, scherzevolmente, per Pigliar la mira. –
Esempio: Lipp. Malm. 1, 55: Costoro empion di rena un lor soffione: E quando sono a fronte all'inimico, Gliela schizzan nel viso: ed in quel mentre Gli piglian gli altri la misura al ventre.
Esempio: Not. Malm. 1, 87: Pigliarla misura è lo stesso che Pigliar la mira; perchè colui che vuol colpire in un segno, misura coll'occhio la distanza e l'altezza del medesimo, e accomodavi la mira a proporzione.
Definiz: § LII. Pigliare la misura, Prendere la misura, Togliere, la misura, riferito ad abiti, o parti di abito, vale Determinarne l'altezza e la larghezza, affinchè tornino bene. –
Esempio: Cecch. Comm. ined. 2, 459: Andiamo a vedere il cavallo.... Io ho detto al sellaio Che venga là dall'uscio della stalla, Ch'i' vo' che lo passeggi, e che gli pigli La misura per fare il fornimento.
Esempio: Ben. B. Rim. 29: Come suole il buon sarto in far un saio Tor dal corpo, ch'ei veste, la misura, E da' piedi ch'ei calza il calzolaio; Così ec.
Esempio: Tass. Lett. 2, 434: Sono stato salutato in suo nome da don Giovan Battista Licino, e poi dal sarto che venne a tormi la misura de l'abito.
Esempio: Nell. Iac. Serv. padr. 2, 12: In somma, voglio vestire come una padrona. Pigliatemi la misura.
Definiz: § LIII. Prendere la misura, o le misure, di checchessia, vale Misurarlo. –
Esempio: Maff. Veron. illustr. 5, 186: Riflession non vi feci, se non nel far prender di tutto (l'anfiteatro) le misure, e nell'osservar ec.
Definiz: § LIV. Prendere le sue misure o Pigliare le sue misure, vale Preparare, Provvedere, tutto quello che occorre per fare checchessia nel miglior modo possibile. –
Esempio: Pallav. Vit. Aless. 1, 292: Onde, se gli altri gliene muoveano ragionamento, egli, senza mettere a conto l'autorità del dicitore, prendea le sole ragioni, per riscontrarle poi tutte insieme, e pigliar in fine più adeguate le sue misure.
Esempio: Corsin. Stor. Mess. trad. 126: Se la gente era così sfiduciata e intimorita..., sarebbe stata pazzia fidarsi di essa in un'impresa così difficile; e che pertanto piglierebbe prontamente le sue misure per tornare a Cuba, ec.
Esempio: Forteguerr. Terenz. 190: Se poi non vorrà farlo, me lo dica, Ond'io possa pigliar le mie misure.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 158: Prendete le vostre misure, e fate come vi pare.
Definiz: § LV. Prender misura da checchessia, vale figuratam., Prendere checchessia per termine di ragguaglio, di paragone, o simile. –
Esempio: Pallav. Perfez. crist. 495: È.... universal proprietà di questa vita; che la maggiore o la minor dilettazione, la maggiore o la minor molestia, non prenda misura dalla bontà o dalla tristezza dell'obbietto, ma dal maggior o minor eccesso o difetto (sia nel bene, sia nel male) a comparazion di ciò che avanti possedevamo.
Esempio: E Pallav. Perfez. crist. 588: Essendo noi consueti a prender misura dei morbi dalla difficoltà o dall'agevolezza dei medicamenti; onde picciola malattia riputiamo la fame, ancorchè non medicata sarebbe mortifera, perchè un soldo ce ne procaccia la medicina.
Definiz: § LVI. Prender la misura larga, o le misure larghe, vale, figuratam., Tenersi piuttosto al più che al meno, per non errare. –
Esempio: Mann. Ist. Decam. 175: Noi adunque, a prendere larghe le misure, potremo dire essere accaduta questa sua disusata avarizia dal 1312 al 1328.
Definiz: § LVII. Tornare a peso e a misura, usato figuratam., vale Essere in ogni sua parte compiuto, perfetto. –
Esempio: Cas. Rim. burl. 22: O fortunata voi che la natura Fe' con le seste e le bilance in mano, Così tornate a peso e a misura, Che avete il viso bello, e 'l capo sano, ec.
Definiz: § LVIII. E costruito con un termine espresso di paragone, vale, pur figuratam., Essere i due termini in corrispondenza perfetta, in equilibrio, tra loro. –
Esempio: Bonich. Bind. Rim. B. 77: E se trapass'a disiar possanza (l'uomo), Torni voler col poter a misura.
Definiz: § LIX. Usare due pesi e due misure, dicesi proverbialm., di chi giudica o opera parzialmente.
Definiz: § LX. Uscir di misura, vale Trapassare il termine giusto, la moderazione. –
Esempio: Ar. Sat. 1, 202: Non creder però ch'esca di misura La mia domanda, ch'io voglia tu facci L'ufficio di Demetrio o di Musura.
Definiz: § LXI. Cento misure e un taglio solo; proverbio che vale generalmente, Pensar prima bene alle cose, per non pentirsene poi quando non c'è più tempo.
Definiz: § LXII. Misura dura; proverbio usato ad esaltare i vantaggi che arreca la virtù della temperanza e della moderazione. In forma più spiegata, Chi si misura la dura. –
Esempio: Tratt. Virt. mor. 1: Misura dura, frate mio; perciò ti prego che in tutte cose abbi misura.